Cari Colleghi,
la diffusione del Coronavirus è entrata rapidamente nella vita quotidiana dei nostri Paesi, delle nostre città, delle nostre famiglie. Ed è entrata anche all’improvviso, come un agente disturbatore, nella vita della nostra comunità analitica. Questo virus è stato da pochi giorni definito, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, come una pandemia, la sua diffusione è divenuta planetaria. Dopo il suo iniziale sviluppo in Cina, dove sembra essersi arrestata la sua diffusione, ha trovato in Europa, inizialmente nell’Italia del nord, il suo epicentro. Gli stati stanno prendendo delle misure per contenerla e ridurne l’effetto devastante, sulla salute e sull’economia.

Con questo comunicato il Consiglio e il Direttivo dell’EFP intendono prima di tutto inviare un proprio messaggio di solidarietà a tutti i Paesi, le comunità, le famiglie e le persone colpite da questa pandemia, ed a tutti i colleghi che stanno vivendo, a vari livelli di coinvolgimento, l’inquietudine che lo sviluppo di questa patologia comporta.

In secondo luogo constatiamo che questa situazione sta alterando in modo radicale, come avviene per tutti gli ambiti della vita collettiva, il funzionamento della vita della nostra comunità analitica. I Congressi, le attività internazionali, nazionali e locali con cui scandiamo in tempi normali il nostro lavoro di Scuola vengono via via sospesi o rinviati a causa della diffusione del virus, per evidenti ragioni di prevenzione sanitaria, secondo i dettami delle autorità governative degli Stati in cui si svolgono. L’incidenza di questa pandemia riguarda intimamente anche l’esercizio della pratica analitica laddove la situazione del contagio è divenuta allarmante: evitare il contatto fisico, come indicano le autorità sanitarie, rende problematica – in quei Paesi in cui la diffusione del virus è divenuta importante, in primis l’Italia – la seduta analitica in presenza nel suo funzionamento normale. Questo pone una serie di problemi per noi inediti, con i quali siamo alle prese in questa situazione di emergenza, che riguardano la vita del discorso analitico in un tempo di epidemia, quale quello attuale. Le Scuole europee di psicoanalisi, anzitutto attraverso i loro presidenti, sono al lavoro in questa situazione inedita, per confrontarsi tra loro, nel contesto del Consiglio dell’EFP, sui problemi che essa comporta per la trasmissione della psicoanalisi e per l’esercizio della sua pratica, in Europa e nel mondo.

 

Domenico Cosenza (président de l’EFP), pour le Conseil et le Bureau de l’Eurofédération de Psychanalyse :

 

  • Loretta Biondi (présidente de la SLP),
  • Laurent Dupont (président de l’ECF),
  • Angelina Harari (présidente de l’AMP)
  • Bernard Seynhaeve (président de la NLS),
  • Oscar Ventura (président de la ELP);
  • Maria Bolgiani (Secrétaire de l’EFP),
  • Alide Tassinari (Trésorerie de l’EFP)